Ci sono dei giorni, dei giorni in cui è difficile credere in se’ stessi, quando il mondo per primo non crede in te e tanto meno alle tue parole. Quando ti guardi allo specchio e vorresti ridurlo in briciole perché riflette un’immagine diversa da quella delle persone intorno a te, quando a scuola qualcuno ti deride perché gli insegnanti per primi, non capiscono la tua realtà, il tuo animato rifiuto dell’ingiustizia che ben conosci perché l’hai dovuta conoscere troppo presto.
A questi atteggiamenti la gente risponde in modo superficiale, non comprendendo una realtà come la tua perché semplicemente fuori dagli schemi mentali.
La presa in giro, il considerarti lo zimbello della scuola o del quartiere, l’additarti come qualcosa di strano che non si colloca né tra gli Italiani ne’ tra gli stranieri: tutto ciò ti fa soffrire e tu cominci a rispondere a modo tuo:
prendendo a calci o a pugni qualcuno, usando l’ironia, urlando al mondo l’ingiustizia, altre volte ancora tieni il tuo dolore per te, chiudendoti nell’apatia, creando un mondo tuo dove nessuno può entrare perché il mondo interiore fa meno male di quello esterno e soprattutto non ti delude mai.
Ciò che comunque ti aiuta è la speranza che la tua famiglia ti venga in aiuto, ti protegga, ti dia le armi giuste, quelle di cui un bambino non dispone e che solo una mamma e un papà sensibili e attenti, ti possono dare e così…
Se i tuoi genitori comprendono, finalmente ti comprendono, così non ti senti più solo e diverso nella società bensì ti senti parte di un nucleo che cambia il mondo a partire dal tuo: i tuoi genitori diventano catalizzatori, portavoce dei tuoi problemi e delle tue richieste ma soprattutto diventano prolungamenti di te stesso, persone forti come alberi a cui si appoggia un piccolo innesto: io.
Ciò nonostante capita a volte di avere bisogno di qualcosa di più, o meglio qualcuno che comprenda cosa hai nel cuore, senza dover continuamente spiegare che la tua storia è simile a quella di Mario Balotelli, perché la gente capisce solo quello.
Succede poi che ad una festa dell’Aipa Nord incontri dei ragazzi veramente speciali come Hercules, Carol, Lucas e Agatha che sono originari del tuo stesso Paese ma da una zona diversa e che, di primo acchito, sembrano semplicemente dei normali adolescenti con la passione per il rap ma poi ti accorgi che loro ti guardano in modo diverso dagli altri; sì, questi fratelli ti fanno sentire speciale, ti regalano un sorriso che ti scalda il cuore e capiscono che tu avevi proprio bisogno di avere accanto persone speciali, AMICI SPECIALI come loro che ti incoraggiano, ti spronano, che fanno di te una mascotte, che ti aiutano a fare COSE che né tu né tanto meno gli altri pensavano mai avresti potuto fare come: giocare a calcio o arrampicarsi a una spalliera.
Così ho cominciato a credere che ce la potevo fare e di questo RINGRAZIO QUESTI MIEI AMICI SPECIALI!!!!!!!!!!!!!!!!!
Con affetto
RENAN
Ps. Sto facendo molti progressi ma questa lettera è frutto di ciò che le zie dell’Aipa hanno interpretato insieme ai miei cari mamae e papae esultando per i progressi che sono avvenuti nella mia vita dopo che ho avuto il piacere di conoscere I MAGNIFICI 4.
un forte abbraccio a te Renan e a mamae e papae
Massimiliano e Loredana Pellegrini
Grazie Renan…. Grazie Magnifici 4….
Gianni, Tatiana con Lucas e Corina!
Caro Renan, per trasmettere le emozioni, occorre averle; non si trasmette ciò che non si ha ; e tu mi hai emozionata, come rarissime persone riescono ancora a farlo in questo baratro di assoluta banalità E l’amore che ricevi dai tuoi genitori fanno di te un bimbo amato, voluto e difeso da chi ti sente veramente figlio; in barba a chi ancora non conosce il vero amore per un figlio! Tu ce l’hai fatta.
“portami un presente…..” te lo porterò , te lo meriti veramente.
zia Gabri
Caro Renan, anche io e mio marito Andrea eravamo alla festa degli Aquiloni e zia Gabri voleva che conoscessimo te, la tua mamae e il tuo papae, ma poi non siamo riusciti ad incontrarci. Conosciamo alcuni dei fantastici 4 e altri li abbiamo incontrati: oramai siete diventati i FANTASTICI 5!
Sei un bimbo speciale e si sente quanto sei amato e quanto sei stato desiderato.
Noi aspettiamo con trepidazione l’arrivo del nostro Leo, che viene da un paese diverso dal tuo (e che importanza ha?), ma la tua stessa sensibilità e dolcezza.
Attraverso Tatiana e Gianni ci piacerebbe tanto, un giorno, fartelo conoscere.
Quello che hai scritto è commovente e dimostra quanto tu sia intelligente e abbia capito cosa conta davvero nella vita: l’amore di mamae e papae, delle zie e degli amici.
Un abbraccio a te e alla tua famiglia.
Silvia e Andrea