Diwali 2010 (that never ends)

Il sole, la luna, le stelle, tutte le luci del Mondo non potranno mai uguagliare la Luce della Conoscenza. Emergiamo dall’oscurità e dall’ignoranza e realizziamo la Luce eterna dell’anima (Upanishads)

In data 7 Novembre si è tenuto presso l’oratorio parrocchiale della Sacra Famiglia, il Diwali, notoriamente noto come capodanno indiano e festa della luce.
E’ stata organizzata dall’A.I.P.A. Nord Italia- Associazione Italiana pro adozioni Aipa erga pueros , e l’invito a partecipare alla festa è stato  esteso alle famiglie adottive ed a agli abitanti di Piacenza ed in particolare a quelli del quartiere Infrangibile di Piacenza, dove Aipa nord risiede da 5 anni,allo scopo di fa a conoscere più da vicino realtà culturali e patrimonio d’origine di cittadini che vengono da lontano.
Il Diwali, che gli hindu sparsi in tutto il mondo, celebrano come il ritorno del Dio Rama dopo un lungo esilio, è forse da noi assimilato con il mito di Proserpina che riporta la luce e la bella stagione nella tradizione greco-romana; è una festività che negli anni ha preso connotazioni assai diverse, forse grazie all’India e al suo essere crogiuolo di differenti religioni:trovano in essa accoglienza tutte le religioni del mondo:induismo,buddismo, confucianesimo, giainismo ,parsi, ebraismo, cristianesimo e islam.
Come ci ha ricordato il messaggio augurale, inviato dal Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso presieduto dal Cardinale Jean-Louis Tauran alla Comunità Induista, “la fiducia ed il rispetto reciproco siano la Luce Suprema che illumina le mente di ogni uomo nel mondo, rischiari tutti i cuori e rafforzi i legami umani nelle nostre case e comunità.”
Questo è il vero significato del Diwali dove ogni uomo può  trovare la sua collocazione spirituale in quello che è il multiforme piano di salvezza di  Dio che ha effuso la fiamma della vita in tutti noi.
In virtù di ciò ognuno col suo credo si unisce a tanti altri e loda in un inno corale,dove la lingua è la stessa, e la preghiera, quella che viene dal cuore, esprime sentimenti luminosi:come la pace, la gioia e l’amore e che questa luce condivisa con chi si ama e con i propri famigliari si apra anche ai bisognosi che spesso sono avvolti nelle tenebre della sofferenza, solitudine, dell’indigenza, e della indifferenza; possa il Diwali portare la vera Luce!
E tra un autentico  pranzo indiano,preparato dal nostro amico Pak, onorato da oltre 200 commensali e circa 40 tra bambini e ragazzi,variopinti mandala fatti con petali di rose e candele, dolci,musiche e danze indiane, fra scoppiettanti stelline di capodanno si è celebrato la gioia dei partecipanti, nel ritrovarsi, nel rinsaldare amicizie, relazioni ed affetti ed ha incuriosito gli indifferenti.
I bambini, autentici  protagonisti della processione della luce, hanno emozionato i presenti lasciandoci un importante messaggio: è possibile stare insieme con la pace e la gioia nel cuore,sempre, ogni giorno, in ogni occasione.
E la Luce nel cuore ci ha condotto a non dimenticarci di chi ogni giorno, con fatica, riesce a tener accesa la fiammella della speranza; come ad esempio Franklin, un ragazzo indiano, che ancora non ha perso la fiducia nell’umanità da cui spesso è stato tradito; ed è per lui che il Mercatino Solidale dell’Aipa ha rappresentato quella Luce- Provvidenza che darà concretamente segno dell’Amore di Dio verso tutti gli uomini.
Grazie a Don Angelo, che ha condiviso con noi questa esperienza di Pace, grazie ad Ambroise ed amici, per il prezioso aiuto, ma sopratutto grazie a Giuseppe, che non ha temuto di mescolare la sua piccola figlia con i bambini del mondo.
“Happy Diwali” e vogliamo aggiungere “that  never ends”.