L’angolo della corrispondenza

Una coppia ci scrive:

Carissima Miriam, siamo G. e D., i genitori di Marzia e Pablo, rientrati in Italia da poco, ti scriviamo questa lettera perché abbiamo qualcosa di importante da dirti. Sappi che tu con tutta I’associazione ed in particolare Angelo e Maria Rosaria di Martina Franca (TA) per noi, rappresentate I’estensione della nostra famiglia, poiché avete contribuito a fare in modo che si realizzasse un nostro grande desiderio, ovvero quello di portare a casa quali nostri figli Marzia e Pablo. Non vi nascondiamo che inizialmente abbiamo avuto tantissime difficoltà e abbiamo anche pensato di “buttare la spugna”, è stato in quei brutti momenti che il vostro aiuto si è concretizzato maggiormente. Noi, penso come tutte le coppie che adottano bambini, non neonati, anche se pensavamo di sapere tutto, ci siamo resi conto di trovare di fronte ostacoli insormontabili, che però con il vostro aiuto, tanta pazienza e buona volontà da parte nostra si sono trasformati in banalità e per noi sono diventati motivo di orgoglio e soddisfazione, poiché abbiamo affrontato e risolto problemi gravissimi. Basta pensare quando, dopo quasi un anno dal conferimento dell’incarico all’A.I.P.A., ci è arrivata la proposta di abbinamento unitamente ad una piccola relazione, che sommariamente ci parlava di problematiche inerenti il comportamento dei bambini, la scarsa capacità di concentrazione, le difficoltà di deambulazione di Pablo, e la sua incapacità di comunicare. In questo Maria Rosaria ed Angelo ci hanno aiutato tantissimo, spiegandoci che i metri di valutazione medica, a volte sono diversi, perché sono anche diversi i contesti in cui vivono i bimbi. Nel giorno in cui in Brasile ci hanno fatto conoscere i nostri figli, I’assistente sociale e la sociologa del tribunale ci hanno prospettato una situazione catastrofica, e noi stessi immediatamente abbiamo capito che non vi era nulla di facile ma che avremmo dovuto rimboccarci le maniche e lavorare sodo. Ci parlarono di episodi di anuresi di entrambi i bambini, di somministrazioni massicce di medicinali di vari tipi (in seguito scoprivamo che si trattava di psicofarmaci potentissimi) Marzia aveva sempre un’aria assente, con la testa china verso sinistra, voleva solo dormire, Pablo aveva difficoltà a reggersi in piedi e pronunciava poche parole con tantissime difficoltà. In Brasile si cercava di fare tutti gli accertamenti possibili per vedere di risolvere qualche problema, però in tutta sincerità noi volevamo avere interlocutori Italiani perché volevamo parlare direttamente e spiegare il nostro punto di vista. Comunque già in Brasile la situazione catastrofica presentatasi i primi giorni, dopo alcune settimane era radicalmente cambiata; scusaci se pecchiamo un po’ di presunzione, ma secondo noi il fatto di avere vicino persone che ti amano e lo dimostrano, vivere con una famiglia, e pensare che c’è qualcuno su cui contare, nei momenti di bisogno, effettivamente fa cambiare il modo di vedere la vita. Giunti in Italia poi, non ci siamo risparmiati in merito a visite specialistiche, esami e quant’altro necessario a migliorare la qualità della vita dei nostri figli. Infatti sotto la guida del dott. Greco, noto dirigente neopsichiatra, i medicinali dopo alcuni mesi sono stati prima gradualmente e poi totalmente eliminati, facendo si che quei bambini eternamente addormentati, divenissero vivaci gioiosi e con tanta voglia di vivere. Gli episodi di anuresi dopo alcuni mesi sono scomparsi in entrambi i bambinie anche le difficoltà nel mantenere I’equilibrio. Dopo alcuni mesi di logopedia gli abbiamo dovuto insegnare a Pablo il gioco del silenzio, perché ogni occasione era buona per parlare, anche di notte quando tutti dormivano. Marzia a seguito di una visita ortopedica è risultata affetta da una grave forma di scoliosi, per cui sta facendo uso del busto correttivo con ottimi risultati, infatti il suo andamento è migliorato tantissimo. Per quanto riguarda il rendimento scolastico, i nostri figli che hanno cominciato ad andare a scuola con cinque mesi di ritardo il primo anno, che non conoscevano la lingua italiana, che non avevano avuto alcun tipo di istruzione prescolare diversamente da tutto il resto della loro classe, attualmente sono pari se non superiori agli altri. Tutto questo per noi è una grande soddisfazione ed è motivo di orgoglio per aver fatto in modo da cambiare la nostra vita e la vita dei nostri figli. Se questo è stato possibile dobbiamo sempre ringraziarti. poiché se tu non ci fossi con la tua associazione, non avremmo potuto realizzare nulla di tutto questo. Ti auguriamo, che la tua opera continui imperterrita, lungo questo cammino di aiuti verso il prossimo, affinché molte altre coppie, possano giungere al traguardo da noi stracciato, e molti bambini dallo sguardo spento e rassegnato, ritrovino la lucentezza del sorriso e la voglia di vivere con gioia, perché la gioia donata ad uno solo di quei bambini è il massimo della ricompensa che Dio può darci per tutti i nostri sforzi. Grazie ancora e speriamo di rivederci quanto prima, tuoi affezionatissimi.

G., D., Marzia e Pablo.

I nomi sono inventati, nel rispetto della privacy. Ma quanta compostezza, quanto equilibrio e quante riflessioni trapelano da queste poche righe, ma sono poche righe di una coppia che ce l’ha fatta a creare il suo nido, con i loro pulcini, nel modo giusto. Auguri tanti dalle sedi A.I.P.A.