Come di consuetudine, anche quest’anno la sede Aipa di Piacenza, ha festeggiato l’arrivo della primavera con la mitica Festa degli Aquiloni; 6 anni sono oramai trascorsi dalla prima edizione , quando un piccolo gruppo di famiglie , si ritrovò nello splendido parco del Centro Pastorale della Bellotta, messoci a disposizione gratuitamente dalla Curia Vescovile di Piacenza, per conoscersi e dar vita a questa tradizione dell’appuntamento annuale, desiderato da tanti bambini per condividere giochi vari con gli amichetti già incontrati e quelli nuovi, ed atteso dalle famiglie per il piacere di ritrovarsi, proprio come in una grande famiglia che cresce, si sostiene e si accompagna vicendevolmente.

Il 28 marzo del 2010, un megacastello-scivolo ed una grande nave, gonfiabili e coloratissimi, posti all’ingresso del parco, hanno accolto l’arrivo delle famiglie; da subito è risultato evidente che il divertimento sarebbe stato assicurato. La gioia di vedere i volti attoniti, sorpresi e poi subito birichini dei bimbi e l’espressione di sollievo dei genitori vedendo che “zio Sam” aiutato da “nipote Man” avrebbe curato e supervisionato le acrobazie che già brillavano negli occhi dei nostri pargoli, senza l’ansia di rincorrere i figli e rimpinguare le loro tasche di “gettoni “ ha tolto ogni dubbio agli organizzatori di aver fatto centro nella sorpresa preannunciata; e la vocina “Ma allora è vero che c’era una sorpresa, e guarda in quanti mi stanno aspettando, dai, papà, andiamo, andiamo!” ci ha spronati a credere di aver fatto la cosa giusta e a proiettarci già a pensare, studiare ed inventare cose nuove da offrire ai nostri figli il prossimo anno. Ma come al solito, loro, i nostri figli, ci precedono; ed allora ecco un gruppetto di preadolescenti avvicinarsi all’affollato banchetto etnico, farsi strada fra gli adulti fino a raggiungere gli organizzatori, chiedendo all’unisono altri incontri; e l’hanno proprio studiata bene questa missione, idee molto chiare e precise: ci hanno chiesto feste a tema culturale a secondo dei diversi Paesi di provenienza; così ci è stato proposto di celebrare il Diwali, la festa delle luci, che si celebra in India e nei Paesi orientali fra ottobre e novembre, con tanto di cucina tipica asiatica, danze disco Bollywood, e rigorosamente e tipicamente vestiti in kurta dresses e sari (alcune ragazzine hanno già “obbligato” le loro madri ad acquistare questi tipici abiti al mercatino solidale presente durante la festa, aiutando ed insegnando queste ultime nell’opera della vestizione); poi è stata richiesta una tipica festa brasiliana, con partita di calcio figli/e contro genitori e a seguire churrasco e caipirinha, e, fiato rimanendo, ballo latino americano. Che dire, il nostro cuore è ricolmo di gioia! Nessuna richiesta ci è mai giunta più gradita e subito disponibili a rimetterci all’opera, per loro; finalmente riusciamo a dare un senso al nostro lavoro ed abbiamo la conferma, che solo dai vostri figli ci aspettavamo, che la stella polare che ci guida sono proprio loro, grazie ai quali possiamo affermare che è possibile abbattere le differenze culturali, è possibile mescolarsi, è ancora possibile volersi bene. E, poiché già un sentore del desiderio di essere sempre più uniti nelle caratteristiche di ognuno era nell’aria, quest’anno abbiamo dato il via ad una “mescolanza” culinaria a partire dal menù proposto, approvato ed abbondantemente gustato: Chicche della nonna, riso biryani , pollo al curry, salumi tipici piacentini, fried potatoes, crostata tipica, caffè forte napoletano. Niente è stato confrontato, bensì mescolato, ed il giudizio unisono, è stato eccellente, ed ha reso tutti desiderosi di ripetere più spesso questi incontri. Come in ogni famiglia tradizionale che si rispetti,non poteva mancare una ricorrenza speciale ; quest’anno circa 330 convitati hanno cantato in coro l’augurio di buon compleanno a José Angel, che proprio in quel giorno ha compiuto 4 anni, e gli amichetti lo hanno aiutato a spegnere le candeline sulla mega torta.

In un batter d’occhio è arrivato il momento più emozionante, a cui nessuno di noi avrebbe più voluto dar fine: il lancio dei nostri “amici” aquiloni: corse, risate, impigli, lanci ultra acrobatici fra un tiro e l’altro al pallone, tra uno snack ed un bicchiere di coca rimasto al tavolo degli aperitivi, tra gli ultimi acquisti al mercatino etnico, tra le mille chiacchiere, tra gli abbracci e baci dei primi che iniziano a partire perché sono venuti da lontano (una mitica famiglia romana che è presente da 4 anni!), delle care colleghe di Roma, all’opera già dal giorno prima per aiutarci nell’ organizzazione, e domani (lunedì) già dovranno essere al lavoro, dei rappresentanti dell’Indo-Italy Association ,Junior Pathak e Neina Trivedi, anch’essi infervorati ad aiutarci con gli aperitivi ed il mercatino, a P.Marcos Batista dal Brasile che ci ha benedetti prima del pranzo.
- Gabriella, Rosita e Simona
Per le coppie che stanno attendendo di divenire una famiglia l’aquilone sarà volato e sarà stato raccolto certamente dal loro figlio, per noi operatori sarà idealmente raccolto da un bimbo che sta aspettando di entrare a far parte della nostra grande famiglia , non importa dove egli sarà , non importa come egli sarà.
Arrivederci quindi e a molto presto;seguiranno altre sorprese, promesso!
Le tre dell’Aipa Nord