L’A.I.P.A. in Congo

La guerra per il controllo delle materie prime, la lunga instabilità politica, i minori che vengono rapiti ed addestrati per la guerra, tante volte dentro le proprie scuole, conosciuti come “baby killers”, sono fattori che condizionano la vita della popolazione della Repubblica Democratica del Congo costretta ad una crescente instabilità e povertà. Oltre queste difficoltà, nel 2008 il Congo ha vissuto anche l’emergenza del terremoto nella zona del Sud Kivu, che provocò circa 40 morti ed oltre 2.000 sfollati.
Bukavu, capoluogo della provincia del Kivu Meridionale, localizzata sulla riva ovest del lago Kivu, è un’area prevalentemente agricola, ma la città possiede anche una certa attività industriale (farmaci, insetticidi, birra, prodotti alimentare e tessile) ed è sede di un istituto per l’istruzione superiore.
Ancora nel 2008, dopo un’apparente tregua, Goma, e la provincia del Nord Kivu, hanno vissuto una situazione drammatica di conflitti armati generati a causa dell’interesse delle multinazionali alla ricchezza di materie prime ed anche a causa del regime di Kigali che vuole creare uno stato secessionista (appoggiato da alcuni paesi occidentali), vittimizzando migliaia di civili che pagano le conseguenze del raggiungimento economico e geopolitico. La situazione nel Sud Kivu, dove si localizza la “Paroisse de Nyantende – Archidiocèse de Bukavu” sostenuta dagli sponsor dell’A.I.P.A è ancora tranquilla ma, come già accaduto in passato, non si esclude l’espansione del conflitto anche in questa zona.
Le parole di Padre Andrè Murhabale dell’Archidiocèse de Bukavu:“la guerra è a 150 km da Bukavu. Per adesso, non abbiamo tanti problemi, dobbiamo pero fare il meglio per accogliere gli sfollati. Pregate per Noi”.

Ad ottobre dell’anno scorso, grazie alla collaborazione dei suoi sponsor per il Congo, l’A.I.P.A. ha inviato un contributo per la costruzione di una scuola destinata alla formazione di 200 bambini in età compresa tra 7 e 10 anni. Questa struttura è composta sostanzialmente da tre sale per lo svolgimento delle attività educative e ludiche in modo da ridurre il numero di tanti minori costretti a lavorare duramente nelle povere campagne della regione.
La scuola seppur semplice è sostanzialmente valida. Attualmente abbiamo 150 bambini iscritti che devono pagare una somma minima mensile di $ 5,00. Loro studiano tutte le materie, imparano a leggere e a scrivere nella loro lingua ed anche in francese; i professori, che compongono il corpo docente, sono tutti diplomati dallo stato.
Bisogna pur dire, purtroppo, che la nostra opera non è finita, ma è appena cominciata in quanto questa importante iniziativa rappresenta una goccia nell’oceano. In questa regione, infatti, la situazione è sempre molto difficile, la miseria è presente ovunque, i bambini e le loro famiglie versano in stato di povertà estrema, non hanno strutture igieniche efficienti, mancano vestiti, divise (che sicuramente sono articolo di “lusso”) e sappiamo benissimo che è difficile studiare quando la priorità è innanzitutto sfamarsi. Bisogna comunque non arrendersi nel sostenere i bambini di Padre Andrea ad avere una rete di appoggio sociale che possa influenzare positivamente il loro sviluppo, ma sopratutto il loro contesto sociale, in quanto solo migliorando le infrastrutture a disposizione di una intera comunità, i missionari possono adeguatamente offrire la loro opera di soccorso alle famiglie.

A.I.P.A. ERGA PUEROS
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UN VECCHIO DETTO RECITAVA:
“CHE IMPORTA CHE
FACCIO BENE E GLI ALTRI NON LO SANNO?”

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