Le adozioni difficili

Mamma, papà e 4 bellissimi fratellini

Le chiamano così, su di esse si tengono seminari, articoli di testate specializzate, si chiede quali accorgimenti perché alcune adozioni difficili, quelle per intenderci dei bambini grandi, o di fratelli, per non citare poi quelle di bambini affetti da patologie curabili, quali ritrovati, o quali speciali persone, possono essere selezionate per assolvere questo arduo compito, e quali sostegni si debbono mettere a disposizione.
Io ho sempre avuto una mia teoria, non la racconto a nessuno perché già so che farei la figura della persona impreparata, o addirittura della persona che farebbe bene ad occuparsi di altro.
Ebbene io sono convinta che tutto dipende, per qualsiasi adozione, da quanto i futuri genitori, hanno aperto la porta del loro cuore. Questa porta a volte (me lo insegna l’esperienza) a volte non è spalancata, ma solo socchiusa. “Preferirei che il bambino non fosse troppo piccolo”, “Preferisco senz’altro che non sia grande”, “Preferisco che non ci siano indicazioni di pregresse malattie, perché sa, non si sa mai come andrà in futuro”, “Preferisco che sia in età non superiore alla scuola materna, perché altrimenti potrebbe avere problemi a scuola, sa, non è per noi, è per lui, che potrebbe non trovasi poi bene”, ecc. Ebbene questi genitori hanno aperto solo la metà del loro cuore, perché l’altra metà è solo per loro, che non si creino troppi problemi, che non abbiano troppo da fare. Che dite, possiamo considerarli genitori a metà?
Ci sono poi futuri genitori che di fronte alla bella notizia di una probabile assegnazione di un bimbo di 5 anni rispondono un pochino perplessi “Ma chissà perché credevo di arrivare ad avere una femminuccia di due anni e mezzo, quindi ho bisogno di pensarci sopra”.
Questa è una delle coppie che ha ben focalizzato l’oggetto del suo desiderio, e non il bambino abbandonato che le tende le mani.
Quanti esempi si possono fare dopo 25 anni di adozioni internazionali!
Per fortuna abbiamo visto riuscire perfettamente le adozioni più incredibili, coppie meravigliose che non hanno esitato a spalancare il loro cuore per un bambino a rischio di salute, a gruppi di fratelli, tre o quattro fratellini tutti assieme, bimbi grandi che hanno un rapporto splendido con i loro nuovi genitori, tanti, ma tanti di questi casi, e non lo crederete, ma neanche uno, in tanti anni, è risultato un caso sbagliato.
Con il permesso dei signori T. pubblichiamo la foto della loro famiglia composta da mamma, papà, e i quattro fratellini da loro adottati da due anni
C’è poi la foto di Camilla, splendida dodicenne, adottata non da signori maturi in cerca di compagnia, ma da genitori giovani, dinamici, super impegnati in tante attività, che rendono la vita della famiglia, allegra e interessante in tutte le ore della giornata.
Questi signori ci autorizzano a portare un esempio pratico di come non ci sono adozioni difficili per condizioni di numero o di età, ma solo per disponibilità ad aprire veramente … quella porta!

 

Camilla