Post adozione: inserimento scolastico

FAME DI AFFETTO

A Samjla piace andare a sedersi sulle ginocchia dell’insegnante, lo fa spesso, con arte sopraffina e con movimenti appena percettibili. E’ sufficiente che riesca a intravvedere un piccolo varco in cui insinuarsi, per riuscire a raggiungere il luogo dove si sente tanto protetta e lo fa quasi senza che l’insegnante se ne accorga. Qualsiasi momento è buono: sia mentre legge con tutti gli altri bambini intomo, vicinissimi, sia durante il momento della correzione dei lavori.
Samjla non sembra mai sazia di manifestazioni affettuose e di contatto fisico, l’insegnante sembra sapere tutto questo e lascia morbide le sue braccia quando Samjla si infila di fianco, cercando un varco per raggiungere le sue ginocchia.
Ma l’insegnante vede anche gli occhi degli altri bambini che molto più raramente riescono a raggiungere quella calda posizione. Qualcuno in particolare non le si avvicina mai più di tanto, però, quando Samjla si è insediata sul suo trono, la fulmina con occhi di fuoco. L’insegnante vede anche qualche gomitata indispettita da parte di alcuni bambini, quello che sta più in disparte, facendo finta di non avere interesse a queste cose “da femmine” è Michele il quale, comunque, non perde di vista un solo movimento di Samjla verso l’insegnante. Fino a che, un giorno, in un dialogo tra loro due e senza un legame apparente con il discorso precedente, Michele sbotta: “perché poi, tu maestra prendi sempre in braccio Samjla”. L’insegnante si trova di fronte ad una sofferenza che aveva sottovalutato e che ora deve e vuole in qualche modo lenire. E’ questo il lavoro difficile dell’insegnante, è questa la scuola che aiuta il bambino a crescere sereno in un contesto ricco d’amore

Dopo aver letto questa breve ma significativa esperienza di un’insegnante, vorrei in qualità di mediatrice scolastica dell’A.I.P.A., fare insieme a voi genitori alcune riflessioni.
La nostra scuola è frequentata, come ben sappiamo, da bambini italiani, bambini stranieri, bambini biologici, bambini adottati, bambini extracomunitari, ecc… .Insieme frequentano la scuola e insieme fanno parte dei gruppi – classe. I bisogni dei bambini “DIRITTI” sono uguali per tutti, tutti hanno ugualmente bisogno di affetto, di educazione, di istruzione, di rispetto, di comprensione, di pazienza, di aiuto e di guida durante l’intero percorso scolastico. Queste mie considerazioni credo che siano condivise anche da voi genitori adottivi, pertanto ci auspichiamo che la scuola sia sempre più a misura di bambino.
I nomi dei protagonisti della storia sono ovviamente inventati.

MARIA LUISA CHIARALUCE
MEDIATORE CULTURALE

MARIA LUISA, LA NOSTRA MEDIATRICE SCOLASTICA CI INSEGNA:

Che cos’è la geografia?

– La geografia è dove stanno gli amici, le strade per le bici, i posti felici

Che cos’è la storia?
– la storia sono i giochi di ieri, i ricordi leggeri lasciati sui sentieri

Che cos’è la grammatica ?
-la grammatica è fare filastrocche, far festa con le bocche senza sentirsi sciocchi

Che cos’è l’aritmetica ?
-l’aritmetica siamo io più te più tutti, i belli insieme ai brutti, le radici, più le foglie più i frutti

(da R. Piumieri).