
Il 18 settembre 2005, presso il Grand Hotel Montesilvano, si è tenuto il 21° Convegno Nazionale delle famiglie dell’A.I.P.A.
Si sono così incontrate famiglie di ogni provenienza dalle diverse regioni italiane, mantenendo una felice consuetudine che permette un allacciarsi di amicizie, e un grosso scambio di esperienze, oltre al dare ai bambini la possibilità di rincontrarsi con tanti piccoli amici, anche già compagni nella tristezza e nei giochi negli orfanotrofi.
Erano presenti, oltre alla Presidente e fondatrice, Miriam Ramello, la responsabile della sede Sud in Martina Franca: Maria Rosaria Carrozzo, la responsabile della sede Nord, in Piacenza, Gabriella Demicheli, Gli psicologi Fabia Di Cesare e Cassius Verucchi specialisti nell’inserimento dei minori adottati nella società e nelle famiglie, il personale dipendente ed i volontari, ed erano presenti in qualità di ospiti d’onore il dott. Antonio Porcedda e la dott.ssa Maria Luisa Jordan Porcedda, nostri referenti e amici dal Brasile. Era purtroppo assente la dott.ssa Elisa Cadoni della sede di Sardegna, trattenuta da impegni inderogabili.

E’ stata illustrata l’attività di cooperazione, fiorente come ogni anno, con i suoi 500 bambini che nel mondo studiano e si sostentano con l’aiuto delle famiglie A.I.P.A. ed il grande progetto svolto con l’aiuto della Commissione Adozioni ed altri tre Enti, che ci ha permesso di riaprire una falegnameria in Romania, un laboratorio di fabbro, di donare un piccolo parco giochi ad un istituto per bambini portatori di handicap, di fornire bestiame ad altre piccole comunità che potranno così vincere la disoccupazione e la mancanza di elementi essenziali che a volte costringono dei genitori ad abbandonare i loro figli. E’ stata anche aperta in Moldova una mensa per i bambini di strada, ed è stata ristrutturata ed approvvigionata una mensa in un grande orfanotrofio di Chisinau.
Nel corso del Convegno sono state diffusamente illustrate le nuove linee guida dettate dalla Convenzione dell’Aja, riguardo ai diritti dei minori e di conseguenza le possibilità di adottare bambini stranieri, da parte di famiglie italiane, sia durante il Convegno, sia nella giornata precedente. Particolarmente il dott. Porcedda ha tenuto in proposito delle piccole e ripetute conferenze esprimendo chiaramente la necessità da parte delle famiglie, di adeguare la loro preparazione alle nuove normative, affinché siano in grado di accogliere i loro futuri figli con tutta la disponibilità necessaria, oltre al grande amore che non viene certo a mancare.
E’ stato reso pubblico il bilancio della situazione finanziaria dell’Ente e sono state illustrate le voci di spesa.
Si è parlato del grave problema che attraversano le famiglie che stanno adottando bambini dalla Bielorussia, e della futura apertura in Africa.
Alcune persone hanno portato la loro personale testimonianza sull’esperienza vissuta nel corso della procedura adottiva, sia nei paesi esteri che in Italia.
Il Convegno si è chiuso in un clima di amicizia e di “rivediamoci presto”, con soddisfazione di tutti i convenuti che hanno dichiarato la grande utilità di questa iniziativa, ed il signor Raffaele ci scrive: “Qui abbiamo potuto toccare con mano la realtà dell’associazione, ovvero “una grande famiglia” […] Dopo un momento iniziale di incertezza, il ghiaccio si è rotto, ed abbiamo scambiato pareri, ansie e confidenze con diverse famiglie e con coppie che come noi sono in attesa di un figlio. Abbiamo anche potuto conoscere alcuni referenti ed ascoltare i coinvolgenti racconti dal Brasile constatando il grande lavoro che l’associazione fa all’estero, quando finalmente genitori e figli si incontrano…“