Il legame con le origini

 

Samuele

 

Noi sappiamo che l’istituto dell’adozione crea un taglio definitivo tra il presente e il passato di questi nostri figli; ma sappiamo anche che questo taglio netto non si può praticare anche nella mente e nei ricordi dei nostri bambini, siano essi in età che permette di ricordare, o in età neonatale, dove non ci sono ricordi costruiti, ma certamente sono presenti sensazioni più o meno dolorose e spiacevoli, e che quindi se non possiamo neutralizzare, potrà vagare come un fantasma inafferrabile, qua e là nel percorso della loro vita. E’ quindi necessario riuscire a creare un filo conduttore che possa scorrere tra il presente e il passato come un ponte che unisce le due diversità le quali appartengono, inesorabilmente, alla stessa persona. Quale potrà essere perciò quel filo conduttore che sarà utile per i minori di tutte le età, che permetterà loro di crescere ed inserirsi serenamente nella nostra famiglia e nella nostra società, se non l’accettazione dignitosa delle proprie origini e il buon rapporto psicologico con il paese nativo, e con il genitore che ha dato loro la vita? Questo è un argomento molto difficile da accettare perché tutti noi, nel giorno in cui abbiamo incontrato nostro figlio, ci siamo resi conto di quali privazioni e sofferenze egli ha subito con l’abbandono, ma questo studio non si deve concentrare sulla realtà specifica del nostro bambino, così come è arrivata a noi; si deve concentrare invece su una realtà sociale, e scopriremmo forse allora che nostro figlio non ha subito un abbandono causato dall’egoismo e dall’abiezione, ma per un autentico atto di amore da parte di chi, non avendo altro da offrirgli, oltre al bene prezioso della vita, ha tentato di dargli una chance per un futuro migliore, non essendo egli più in grado di farlo, anche utilizzando forze estranee, in una terra che lotta con realtà sociali che certo non vorrebbe avere, e con dei problemi attualmente impossibili da risolvere, e quindi il rispetto per un paese che ama i suoi figli, anche quando li lascia partire fra le braccia di genitori stranieri.