Progetti di solidarietà in Romania

Il paese: A partire dal 1989, la situazione sociale ed economica della Romania è andata progressivamente peggiorando provocando un forte aumento della povertà in ampi strati della popolazione. Circa 1/3 di coloro che vivono in povertà sono bambini con meno di 15 anni di età. Nel 1999, il potere d’acquisto risulta essere sceso di quasi il 50 percento rispetto al 1990 e la disoccupazione è in aumento (11.5% nel 1999). Negli ultimi sette anni il tasso di mortalità è cresciuto e la mortalità infantile, anche se nel 1998 è scesa a 18.2 bambini su 1000, rimane alta per gli standard europei. Lo stesso vale per la speranza di vita (a 69.2 anni nel 1998), troppo bassa se messa a confronto con i paesi dell’Europa occidentale. Infine, il declino dell’indice dello sviluppo umano (0.733 nel 1998) riflette chiaramente i drammatici effetti della transizione sulla popolazione (fonti: UNICEF).

Il responsabile locale dei progetti: L’associazione Cuore, con sede a Bucarest, impegnata nel recupero dei bambini di strada e nella prevenzione degli abbandoni con numerosi progetti ed attività a Bucarest ed in numerosi altri distretti della Romania.

 

I progetti già realizzati nel 1999-2000:

Casa di Covasna nel distretto di S. Gheorghe – “Progetto per le mamme in difficoltà”: La casa di Covasna è stata inaugurata nel 1999 nell’intento di prevenire l’abbandono dei bambini dando ospitalità alle ragazze madri che decidono di tenere i loro figli. Come previsto dal progetto e grazie al vostro contributo, l’edificio è stato ristrutturato ed ammobiliato. Il centro accoglie ora quattro mamme con i loro bambini ed è riuscito a trovare lavoro ed una sistemazione permanente alle mamme che avevano usufruito dell’assistenza del centro. Nella casa di Covasna lavorano inoltre tre assistenti sociali ed uno psicologo impegnati in un’opera di mediazione per favorire il reinserimento delle ragazze madri nelle loro famiglie di origine.

Iasi:
Grazie ad un sussidio mensile, trentadue giovani orfani ospitati nel centro di Iasi hanno potuto continuare gli studi universitari.

Alba:
Un gruppo di ragazzi ha potuto frequentare per sei mesi corsi di formazione professionale per diventare artigiani del legno, imbianchini e meccanici.

 

I nuovi progetti

Località: Kosmesti:
Beneficiari: 10 ragazzi orfani del centro di accoglienza di Kosmesti
Progetto in sintesi: Il progetto sponsorizzato nel 1999 prevedeva la formazione professionale di dieci ragazzi orfani in modo da favorirne il futuro inserimento nel lavoro. In particolare, i ragazzi avrebbero dovuto seguire un corso in informatica e contabilità. Tuttavia, il progetto non è potuto partire a causa della mancanza di fondi. Rinnoviamo dunque la nostra richiesta per sostenere il progetto. Tra le azioni previste, l’acquisto di attrezzature per la formazione professionale di questi ragazzi (5 computers di seconda mano, 3 stampanti, carta e cartucce d’inchiostro)

Località: Alba
Beneficiari: un gruppo di ragazzi orfani maggiorenni
Progetto in sintesi: Il progetto prevede il finanziamento di un corso di formazione per assistenti maternali rivolto a ragazzi di età superiore ai 18 anni. Il progetto ha un duplice obiettivo:
– rispondere alla carenza di personale e dunque far si che i bambini orfani ospitati nei centri di Alba possano ricevere tutte le cure di cui hanno bisogno.
– allo stesso tempo, si vuole offrire ai ragazzi orfani diventati maggiorenni una prospettiva sicura di impiego.

Località: Dimbovita
Beneficiari: 14 giovani donne orfane
Progetto in sintesi: Anche il centro di Dimbovita si propone di formare come assistenti maternali quattordici giovani donne che, ormai maggiorenni, devono lasciare gli orfanotrofi. L’edificio che ospiterà le giovani ragazze è una vecchia scuola che necessita di essere ristrutturata ed ammobiliata.

Località:Iasi e Botosani
Beneficiari: 50 assistenti maternali nel centro di Iasi e 10 nel centro di Botosani. I bambini orfani ospitati nei centri sono naturalmente i beneficiari indiretti di questa azione.
Progetto in sintesi: Il centro di Iasi, che accoglie circa cento bambini orfani, e quello di Botosani si sostengono anche e soprattutto grazie al lavoro del personale qualificato che offre ai bambini abbandonati tutte le cure necessarie. Per questo, tra le azioni previste per sostenere i due centri, si intende provvedere al pagamento di uno stipendio dignitoso per gli assistenti maternali.