
Roberta e Sergio ci scrivono:
Siamo tornati a Roma con Ludovica il 20 Aprile 1999. Le condizioni della bimba non erano delle migliori. Era alta 80 cm. e pesava 9,2 Kg., aveva un evidente ritardo psicomotorio, non parlava e camminava a malapena. Inoltre aveva un occhio completamente gonfio e circondato da piccole cisti. La direttrice dell’istituto ci ha detto che era una semplice congiuntivite e sarebbe passata presto. Ma il fastidio più grande per Ludovica era rappresentato dalla luce del sole.
Il giorno dopo ci mettiamo in moto per farla recuperare e iniziamo le varie visite. Prima dal pediatra per togliere con una certa urgenza gli inevitabili parassiti che provocavano la dissenteria, poi dall’oculista per i disturbi alla vista.
Il pediatra ci ha rassicurati subito rilevando che il ritardo di Ludovica era solo riguardante il peso e l’altezza mentre aveva una circonferenza cranica in linea con la sua età.Ha iniziato una dieta comprendente latte di soia che ha tollerato subito e alimenti vari che le hanno permesso di recuperare quasi 1 Kg. al mese. Oggi pesa 11,5 Kg.
Purtroppo il problema all’occhio era più serio e la congiuntivite in realtà era una forma di molluschi infettivi che sono stati asportati d’urgenza all’Ospedale Bambino Gesù il giorno 3 Giugno. Ma per fortuna anche questo è solo un ricordo.
Per il resto è una bambina veramente sorprendente: ha un carattere eccezionale, le piace stare in compagnia, gioca sia con gli altri bambini (in famiglia abbiamo un nipotino di 4 anni), sia con i grandi. Dal 28 Giugno siamo andati in vacanza, alternando mare e montagna e tutto ciò ha favorito anche il suo rapido sviluppo fisico oltre che mentale. Oggi è alta 83 cm. e le scarpine di Aprile sono troppo strette.
Ha dormito sempre bene sia la notte che dopo pranzo, il suo grado di attenzione in questi mesi è aumentato molto; oggi segue i racconti sui libri, si sceglie le storie e anche i vestiti da indossare. Inizia a chiamare mamma e papà non solo quando è sollecitata, ed è viziata come nelle previsioni da tutti i componenti della nostra famiglia, compreso il nostro cane con il quale ha instaurato un grande rapporto di amicizia. In altre parole ci sentiamo molto felici e soprattutto fortunati.
Qui termina la lettera di Roberta e Sergio, ma che ne pensate, questi genitori non hanno veramente dato la vita a questa bambina? Quante piccole Ludovica ci sono che hanno bisogno di essere accolte come tanti uccellini caduti dal nido?

Sentiamo cosa dice la lettera di Silvia e Roberto:
Le inviamo, come da accordi, la fotocopia della sentenza del Tribunale dì San Paolo, alcune foto di Raffaele e una breve relazione delle insegnanti della scuola materna.
Per quel che riguarda la nostra, di relazione, potrebbe far impallidire “Guerra e Pace”, ma ci limiteremo a dire che il piccolo si è perfettamente inserito nell’ambiente che lo circonda, che risponde all’affetto di tutti con altrettanto affetto, che è sereno, pronto alla risposta su ogni stimolo e poi abbandonando ogni linguaggio pseudo tecnico… le diciamo che…
Raffaele è nostro figlio! è straordinario, è intelligente, è generoso, è un atleta, mangia un cucchiaino di yogurt lui e uno il nostro cane (quando me ne sono accorta roba che svengo!!!). Dice papà si fa la “barbola” -mamma anch’io-. Adora i suoi nonni, i suoi cugini, gioca con fantasia con le piccole cose, (anche se la casa è stata invasa da giocattoli che un po’ abbiamo anche fatto sparire), le costruzioni sono la sua passione; e poi una relazione; ma noi che cosa possiamo raccontare con lucidità?
Che Raffaele gode di ottima salute dopo un accurato esame medico, che cresce alla velocità della luce, (siamo passati dal 26 di scarpe al 29), che l’insegnante di integrazione linguistica (mandata alla scuola matena dal Comune come sostegno) è sbalordita.
Cosa vi possiamo dire con raziocinio? Che mangia montagne di frutta e verdura a differenza di quasi tutti gli altri bambini.
Ma che vi raccontiamo di quello che si prova ad addormentarsi tutti insieme nel letto grande il sabato (perchè il giorno dopo non si va a scuola)? Come facciamo a raccontare l’infinita felicità dei suoi primi baci, degli abbracci, dello stupore dei suoi occhi che hanno visto la neve?.
Spenamo in futuro di diventare più bravi, più distaccati, dei veri cronisti insomma. Per il momento è l’emozione che condiziona la nostra vita e quello che ci rimane di razionalità lo usiamo per il lavoro, per le cose di tutti i giorni, anche se tutto, a dire il vero, è trasfigurato.
Ci perdonerà per la forma, ma la sostanza di queste pagine è in questo momento quello che noi stiamo vivendo e la nostra unica preoccupazione adesso è… ci porterà Babbo Natale la bicicletta a tutti e tre??
P.S. Dovesse questo scritto cadere nelle mani dei “servizi sociali” ci sospenderebbero l’affido?
doppio P.S. siamo a vostra disposizione per un incontro con altre famiglie, ecc.
Naturalmente questa lettera si commenta da sola, speriamo che Silvia e Roberto possano mantenere la stessa calma anche quando il piccolo Raffaele sarà più grande e quindi maggiormente in grado di usufruire di tutte le sue capacità!

Come si può facilmente evincere molte iniziative si muovono contemporaneamente, mentre i madrinati proseguono con il loro enorme potenziale di aiuto sociale e morale, consentendo a molti ragazzi ormai cresciuti, di ottenere diplomi, di superare esami grazie alle tante borse di studio. Infatti nel precedente conteggio finanziario, chiuso al 31 Dicembre 1998, le cifre elargite con il contributo delle famiglie A.I.P.A per aiuti nello studio e mantenimento di minori segnalati dagli istituti dei cinque paesi dove il nostro Ente è presente ed opera sia nella Cooperazione, che nelle Adozioni Internazionali hanno raggiunto un totale complessivo di L. 53.346.878.
Voglio ancora una volta specificare che i dettagli di questo totale sono sempre a disposizione di ogni verifica che voglia essere reclamata da qualsiasi donatore, e ci auguriamo che i conteggi del corrente anno siano ancora più abbondanti che nel passato, per consentire a tutti, di cooperare per un dovuto atto sociale, sempre al meglio.