Dalla sede AIPA Sud, una voce

In provincia di Taranto, e precisamente a Martina Franca, è sorta da qualche anno una sede distaccata dell’A.I.P.A., per facilitare i primi incontri di informazione e di preparazione delle coppie aspiranti all’adozione; incontri assolutamente gratuiti e resi disponibili al solo scopo di facilitare l’iter del percorso adottivo, spesso poco o nulla conosciuto nella sua realtà e nelle sue possibilità.

Questa sede, assolutamente desueta, ha il suo gruppo di lavoro formato da volontari, e anche da esperti che hanno espresso disponibilità e collaborazione. Un parroco ha messo a disposizione un locale della sua parrocchia a giorni prefissati, per gli incontri con le famiglie e c’è una segreteria telefonica per i messaggi.

Ma nonostante questo servizio gratuito, riunioni e incontri non vengono richiesti. Eppure bambini di diverse etnie, anche al Sud, sono sempre più numerosi, malgrado gli allarmi e scandali e difficoltà enormi di chi seguita a far tutto in privato, siano sempre meglio conosciuti dalla pubblica opinione; allora perché?

Forse perché le famiglie, particolarmente al Sud, pensano che rivolgendosi agli Enti Autorizzati, debbano affrontare tempi lunghi di attesa, meno privacy, e tanta burocrazia. Per questo forse preferiscono recarsi direttamente nello Stato in cui desiderano adottare, facendosi anche accompagnare da un curatore legale.

Ritornano con un bambino in breve tempo, (non tutti)

Ma le norme relative alle adozioni internazionali sono state rispettate?

L’interesse superiore del bambino, il rispetto dei diritti fondamentali è stato accertato?

Il consenso è stato ottenuto liberamente senza pagamenti o contropartite?

Le adozioni internazionali realizzate attraverso gli Enti Autorizzati, e quindi anche l’A.I.P.A, richiedono tempi forse un po’ più lunghi, ma garantiscono, oltre al rispetto assoluto della legge sulla privacy, il rispetto di tutte quelle norme disciplinate dalla Legge 184/93, integrata dalla Convenzione dell’Aia del 29 Maggio 93, di cui l’Italia, adeguandosi a tutti i paesi civili, si appresta ad essere firmataria. Sarebbe da trattare a lungo anche la problematica sulle grandi difficoltà che incontra chi non è supportato da una rete di esperti pronti ad affiancare la famiglia nei momenti difficili, ma questo è un altro argomento.

(Maria Rosaria)